La Storia

L’idea di dare una sala scherma alla città di Treviso fu un’intuizione di alcuni giovani appassionati che, nel Dopoguerra, pensarono fosse giunto il momento di dare continuità alle gesta di alcuni atleti trevigiani che già si erano distinti nella disciplina, primo fra tutti Marco Antonio “Toni” Mandruzzato, argento alle Olimpiadi di Londra nel 1948 nella spada a squadre e poi oro ai Mondiali de “Il Cairo” nel 1949 sempre nella spada maschile a squadre.

Quella che oggi è la Scherma Treviso Maestro Ettore Geslao nacque quindi nel 1957 con il nome di Circolo Schermistico Trevigiano ed i colori bianco e celeste del vessillo cittadino.

La guida tecnica del sodalizio trevigiano è affidata al Maestro Arturo Alfiero, con il quale iniziarono ad allenarsi futuri campioni, mentre presidente è nominato Ennio Zoppelli, figura storica dell’editoria trevigiana.

Il circolo inizia a raccogliere successi anche a livello internazionale e nel 1976 Giovambattista “Titta” Coletti sarà nella squadra maschile di fioretto che conquisterà l’argento alle olimpiadi di Montreal.

Negli stessi anni il M° Alfiero lascia la guida tecnica della società al M° Ettore Geslao. Sono gli anni in cui il vivaio trevigiano si colloca già tra i migliori a livello nazionale. In particolare si metteranno in evidenza i risultati di Francesca Dalessandri nel fioretto e di Davide Cenedese nella spada, allora atleti e oggi Maestri del sodalizio trevigiano.

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Nel 1992 il Maestro Geslao decide di prendere una propria via e fonda la società Lame della Marca Trevigiana, diventata dopo la sua morte Lame Trevigiane Maestro Ettore Geslao. È in questa società che cresce come spadista il futuro campione olimpico di Pechino 2008 Matteo Tagliariol.

In un panorama schermistico italiano che si fa sempre più competitivo, le due società continueranno produrre atleti di valore nazionale e internazionale, nella spada come nel fioretto, dalle categorie Under14 fino agli Assoluti e nelle gare a squadre.

La storia dei due sodalizi prosegue in parallelo fino al 2019, anno in cui i rispettivi presidenti Andrea Sirena e Marco Franceschini decidono di guidarli verso la riunificazione sotto il nome di Scherma Treviso Maestro Ettore Geslao, una società con grandi ambizioni che già appena nata si colloca tra le prime dieci in Italia, forte di grandi talenti e di tre squadre che militano nella serie A1 rispettivamente nel fioretto maschile e femminile e nella spada femminile.

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Il Maestro Ettore Geslao

La figura del Maestro Ettore Geslao, centrale nella storia del sodalizio trevigiano, è conosciuta ed apprezzata nella scherma italiana sia per le capacità tecniche che ha trasmesso ai suoi atleti sia per la sua appassionata opera di divulgatore e studioso di questa disciplina sportiva.

Diplomatosi Maestro presso la storica Accademia Nazionale di Scherma a Napoli nel 1975, Ettore Geslao ottenne ripetuti ed importanti risultati nell’attività dei propri atleti in ambito nazionale e internazionale. Tali risultati lo misero in luce negli ambienti della Federazione Italiana di Scherma, che alla fine degli Anni ‘80 lo coinvolse dapprima nell’entourage delle nazionali giovanili maschili e femminili, e lo nominò poi commissario tecnico della nazionale di spada femminile allora da poco istituita.

Il Maestro Geslao è stato uno studioso della spada e nei suoi ultimi anni, al fine di diffondere il proprio modo di intendere in maniera innovativa tale disciplina, ha curato numerose pubblicazioni. Il Maestro si è spento nel 2009.

Nel novembre 2008 la FIS, tramite il Presidente Giorgio Scarso, gli ha conferito la Maschera d’Oro, massima onorificenza della Federazione per un maestro, “per attestare

la considerazione e la riconoscenza per il lavoro svolto con tenacia, passione e spirito di sacrificio a favore della diffusione della scherma e per aver avviato alla pratica della scherma il campione olimpico Matteo Tagliariol”.

A maggio 2009 il presidente del CONI Gianni Petrucci gli conferì motu proprio la Palma d’Oro alla memoria “in riconoscimento della lunga e preziosa attività tecnica svolta, con tenacia e passione, a favore della diffusione della scherma oltre che per l’impegno dedicato allo Sport in tanti anni”, attribuendogli i meriti di tanti successi raggiunti sia in campo nazionale che internazionale.